La medicina di genere costituisce un approccio innovativo indispensabile per studiare l’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso), socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Esistono, infatti, rilevanti diversità nell’insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nelle risposte ai trattamenti e negli esiti di malattie comuni a uomini e donne. In ambito dei sistemi sanitari è quindi necessario individuare percorsi che garantiscano la presa in carico della persona tenendo conto della differenza di genere al fine di ottenere una sempre maggiore appropriatezza e personalizzazione della terapia. Obiettivo strategico diventa quello di trasferire la salute di genere dalla singola area di intervento al processo assistenziale nella sua trasversalità e interezza. Nella definizione di tali percorsi un ruolo chiave è giocato dalle diverse professionalità sanitarie, dai clinici, ai farmacisti ospedalieri, ai decisori. Questo sembra essere vero anche nel contesto della pandemia da COVID-19. È di dominio comune che l’infezione da SARS-CoV-2 determini effetti diversi negli uomini e nelle donne. In ragione di ciò assume tutta la sua rilevanza il documento redatto dal tavolo tecnico per la medicina di genere costituito dai referenti degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). Questo lavoro è nato dall’esigenza di elaborare un contributo che potesse raccogliere, analizzare secondo criteri di validazione scientifica e organizzare le evidenze scientifiche emerse e emergenti sulla correlazione tra l’infezione da SARS-CoV-2 e il genere. Il documento si articola in due principali dorsali: una inerente al legame tra patologia e genere e l’altra inerente alla correlazione tra patologia e genere in condizioni di fragilità e comorbidità. La prima parte, legata all’analisi della patologia, ne analizza in ottica di genere l’epidemiologia, le basi biologiche, l’approccio terapeutico e la risposta ai farmaci, la prevenzione farmacologica primaria e la prognosi. La seconda parte, dedicata alla correlazione tra la patologia e il genere in condizioni di fragilità e comorbidità è declinata in diverse aree tematiche quali gli aspetti cardiovascolari, endocrino-metabolici, immunologici, neurologici e oncologici. La redazione del documento dedicato alla correlazione tra COVID-19 e medicina di genere si inserisce nell’ambito di un percorso più ampio, promosso dalla Direzione Generale della Ricerca e Innovazione in Sanità, volto al potenziamento degli IRCCS in un’ottica di Rete.