I farmacisti ospedalieri possono rivelarsi un valido supporto nella gestione, alquanto complessa, dei diversi trattamenti nella sclerosi multipla (SM). L'elevata soddisfazione da parte dei neurologi per il coinvolgimento del farmacista ospedaliero è indicativa dell'effetto positivo di questo ruolo nell’iter di cura di un paziente con SM.
Durante il suo intervento alla SIN 2020, la Dr.ssa Bajrami ha presentato i risultati del suo gruppo di ricerca sulla variazione del volume della sostanza grigia corticale e profonda in relazione ad uno specifico profilo infiammatorio liquorale, in pazienti affetti da sclerosi multipla (SM).
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia autoimmune cronica che provoca demielinizzazione e neurodegenerazione. L'approvazione di un gran numero di trattamenti (DMTs, Disease Modifying Therapy) per la SM e l’eterogeneità clinica di questa patologia richiamano l’attenzione sulla sempre più urgente necessità di disporre di biomarcatori specifici ed efficaci da affiancare alla valutazione clinica e radiologica. Ciò consentirebbe di disporre di approcci terapeutici sempre più personalizzati per il singolo paziente.
Uno studio multicentrico italiano ha valutato, ad un mese dalla dichiarazione di quarantena sul territorio nazionale, gli effetti del lockdown da pandemia COVID- 19 sulla sintomatologia clinica nei pazienti affetti da demenza e nei loro caregiver